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Dott Michele Spezzati L’agricoltore in fiera nella compra degli animali rurali Battiato 1920 Abela

22,50

legatura morbida editoriale in condizioni accettabili con fioriture e bruniture ai piatti, firma di possesso al piatto anteriore, al frontespizio e alla prima pagina bianca, tagli bruniti con fioriture, interno in discreto stato, pagine leggermente brunite e lievi fioriture in alcune pagine, numero pagine 48 + indice dimensioni cm 18,7 * 12,4
Libro facente parte della biblioteca privata Abela discendenti del patrizio Giuseppe Abela che con il fratello Gaetano Abela ed a Daniele Caporosso, a Bartolomeo Sestini furono i fondatori della carboneria a Siracusa (1817). Con loro interagiva la massoneria che aveva sede in casa del cavaliere Vincenzo Oddo alla turba (v. Roma). Da loro partì la miccia, racconta Oreste reale, che fece scoppiare i moti del 1820 che costrinsero il Borbone a concedere la costituzione. I fratelli Abela intanto, che erano stati scoperti, imprigionati e torturati, riacquistarono la libertà. Gaetano Abela fu nominato generale e incaricato di propagandare nella Sicilia orientale il programma del governo siciliano. Ma nel 1824 Gaetano e Giuseppe Abela vennero di nuovo arrestati e condannati dalla polizia borbonica, e nel 1826 Gaetano fu fucilato a Palermo.

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Descrizione

legatura morbida editoriale in condizioni accettabili con fioriture e bruniture ai piatti, firma di possesso al piatto anteriore, al frontespizio e alla prima pagina bianca, tagli bruniti con fioriture, interno in discreto stato, pagine leggermente brunite e lievi fioriture in alcune pagine, numero pagine 48 + indice dimensioni cm 18,7 * 12,4
Libro facente parte della biblioteca privata Abela discendenti del patrizio Giuseppe Abela che con il fratello Gaetano Abela ed a Daniele Caporosso, a Bartolomeo Sestini furono i fondatori della carboneria a Siracusa (1817). Con loro interagiva la massoneria che aveva sede in casa del cavaliere Vincenzo Oddo alla turba (v. Roma). Da loro partì la miccia, racconta Oreste reale, che fece scoppiare i moti del 1820 che costrinsero il Borbone a concedere la costituzione. I fratelli Abela intanto, che erano stati scoperti, imprigionati e torturati, riacquistarono la libertà. Gaetano Abela fu nominato generale e incaricato di propagandare nella Sicilia orientale il programma del governo siciliano. Ma nel 1824 Gaetano e Giuseppe Abela vennero di nuovo arrestati e condannati dalla polizia borbonica, e nel 1826 Gaetano fu fucilato a Palermo.

Autore Dott Michele Spezzati

Casa Editrice Battiato

Edizione

1920

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