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S. Benelli La Maschera Di Bruto 2° migliaio 1909 Treves Abela Carboneria

9,00

legatura morbida editoriale in precarie condizioni, fioriture e bruniture diffuse ai piatti e al dorso, libro deformato al dorso, piccole pieghe e strappi ai margini dei piatti e del dorso, tagli irregolari bruniti, firma di possesso al piatto anteriore all’antiporta e al frontespizio, timbro all’antiporta e al frontespizio, legatura molto allentata, fioriture diffuse alle pagine interne che non ostacolano la lettura, numero pagine 124 dimensioni in cm 20 x 14,5

Libro facente parte della biblioteca privata Abela discendenti del patrizio Giuseppe Abela che con il fratello Gaetano Abela ed a Daniele Caporosso, a Bartolomeo Sestini furono i fondatori della carboneria a Siracusa (1817). Con loro interagiva la massoneria che aveva sede in casa del cavaliere Vincenzo Oddo Alla Turba (v. Roma). Da loro partì la miccia, racconta Oreste Reale, che fece scoppiare i moti del 1820 che costrinsero il Borbone a concedere la costituzione. I fratelli Abela intanto, che erano stati scoperti, imprigionati e torturati, riacquistarono la libertà. Gaetano Abela fu nominato generale e incaricato di propagandare nella Sicilia orientale il programma del governo siciliano. Ma nel 1824 Gaetano e Giuseppe Abela vennero di nuovo arrestati e condannati dalla polizia borbonica, e nel 1826 Gaetano fu fucilato a Palermo

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Descrizione

legatura morbida editoriale in precarie condizioni, fioriture e bruniture diffuse ai piatti e al dorso, libro deformato al dorso, piccole pieghe e strappi ai margini dei piatti e del dorso, tagli irregolari bruniti, firma di possesso al piatto anteriore all’antiporta e al frontespizio, timbro all’antiporta e al frontespizio, legatura molto allentata, fioriture diffuse alle pagine interne che non ostacolano la lettura, numero pagine 124 dimensioni in cm 20 x 14,5

Libro facente parte della biblioteca privata Abela discendenti del patrizio Giuseppe Abela che con il fratello Gaetano Abela ed a Daniele Caporosso, a Bartolomeo Sestini furono i fondatori della carboneria a Siracusa (1817). Con loro interagiva la massoneria che aveva sede in casa del cavaliere Vincenzo Oddo Alla Turba (v. Roma). Da loro partì la miccia, racconta Oreste Reale, che fece scoppiare i moti del 1820 che costrinsero il Borbone a concedere la costituzione. I fratelli Abela intanto, che erano stati scoperti, imprigionati e torturati, riacquistarono la libertà. Gaetano Abela fu nominato generale e incaricato di propagandare nella Sicilia orientale il programma del governo siciliano. Ma nel 1824 Gaetano e Giuseppe Abela vennero di nuovo arrestati e condannati dalla polizia borbonica, e nel 1826 Gaetano fu fucilato a Palermo

Autore S. Benelli

Casa Editrice Treves

Edizione 2° migliaio

1909

precarie